venerdì 30 dicembre 2011

2010: le bugiette che hanno le gambette corte e tutti i nessi e connessi




le bugie hanno le gambette corte e nasi lunghi.

e i nasi si vedono sempre..

solo chi ha il naso lungo non se lo vede.

beh...per forza ce l'ha in mezzo agli occhi!beh contenti i pinocchietti... son contenti anche i gatti e le volpi... e ancor di piu' mangiafuoco...beh quello se i mangia i pinocchietti di legno...

ma piu' che altro contente le fate turchine e i grilli parlanti che senza i pinocchi non apparrebbero mai cosi' meravigliosamente superiori alle bugie...

alla fine esistono solo grazie alle bugie e i guai dei pinocchietti... sono li per dimostrargli che essere bravi burattini, porta a diventare bambini e non brace per il fuoco...ma non tutti i pinocchi, riescono a diventarci bambini...
chissa' perche'...

... il 2010....che anno...

a quest'anno dedicato ai bugiardi, agli opinionisti da due lire e ai traditori...
a quelli che non hanno idea che per diventare grilli o fate turchine, di pinocchi o simili, se ne devono conoscere parecchi.

grazie a tutti  i personaggi della fiaba,per avermi insegnato a difendermi e a reagire.


questo anno karmico, mi ha insegnato tanto... e gli dico grazie... ma dopo domani me lo gettero' alle spalle... e me lo dimentichero'...

e di sicuro, non mi manchera'.


ciao 2010...


a mai piu'. 

mercoledì 26 ottobre 2011

amore ... profondità e attenzione





il tempo passa e le parole fluiscono veloci

non scrivo molto, ora non  freno i miei pensieri, finalmente liberi.

scrivere fissa i miei punti e da un nuovo inizio. punto e a capo...

tante vite in una...fatte apposta per arrivare ad ogni giorno, quello legato al presente.

ho capito che con il tempo si smette di chiedersi il perche' delle cose, che si da atto all'esistenza della differenza...

quello che mi dava inquietudine, e' diventato un dolore  lontano... ogni cosa che non capivo, che mi faceva male,  di cui mi chiedevo la motivazione , spesso finiva a diventare un dolore di cui mi davo colpa o pena.

volevo amare e non essere un peso, volevo aiutare e far felici gli altri, volevo salvare chi non potevo... guardavo lontano e non vedevo la cosa piu' semplice... la mia limitatezza.

era fino a poco tempo fa...ora la mia mente ha una conformazione diversa.

respiro e dico... che chi non apprezza , non ha modo di farlo... chi non gioisce, e' infelice dentro... chi e' solo e' per scelta e chi si vende , e' perche' non  ha altro modo di ottenere.

mi dico che chi si e' perso e' solo perche' non voleva sentirsi in salvo.

ormai guardo, come sempre non giudico, ma soffro meno per quelle persone che ho tanto amato, tentando di trovare sempre il modo migliore per farlo... in punta di piedi, o con un vortice di emozioni... a seconda di cio' che chiedevano... sbagliando nell'adeguarmi.

ora so che  per  amare profondamente c'e' solo un modo... ed e' il proprio... non quello indotto dall'esterno.

l'amore e' personale e non a richiesta...e parte da se stessi.

la dignita' e il rispetto del proprio sentimento e' la base su cui poggia ogni rapporto...

spesso, in passato,  quando questo rispetto e' venuto meno... me la son fatta andar bene per  paura della solitudine... ma ora so, che la solitudine e' la vera amica del cuore.

con lei non puoi mentire.


lei e' te.

e posso essere sincera... come sono ora, come  mai prima nella mia vita.
amo sapendo quanto e perche'...



grazie a chi c'e'... a chi rimarra' e a chi andra'.

e' la vita e non ha un perche',  e' bella cosi' come arriva.


serena

mercoledì 19 ottobre 2011

analisi... e piccole soddisfazioni di una "caponata".




e' fantastico!

guardo indietro e vedo il passato, remoto... lontano.
quasi dimenticato, se non per un brivido gelido di ricordi che ho voluto annientare e chiudere in una scatola di ricordi.

nella lettera al figlio di kipling, leggo di me...  tanto, quasi  in tutto... tranne per la parola "figlio" che cambierei in "figlia", visto che finalmente mi sento di dire che sono diventata una donna... dentro oltre che fuori.

dentro, infinitamente donna...e solo per me.

ieri passeggiando, ragionavo su quanti errori si facciano nella vita per raggiungere quello che veramente siamo. semplicemente noi stessi.

ho guardato in faccia il passato a lungo... il dolore che mi hanno provocato, la consapevolezza che niente sarebbe cambiato.

le persone non cambiano... e io ho perso molto tempo a " salvare" coloro che me lo hanno chiesto, solo perche' speravano di raggiungere la mia serenita', che hanno spesso maciullato, con gesti, parole e atteggiamenti paradossali e incoerenti... invidia, cattiveria e poco amore in certi casi, terrore e paura di perdermi in altri.

io dovevo salvarli dalla loro inquietudine, ma loro non hanno mai salvato me da loro stessi.

oggi, forte piu' di prima, lontana da quel trambusto inutile, fatto di niente e spesso di nessuno accanto a me, ho scoperto che non mi accontento piu'.

ora non mi accontento di sentirmi utile, importante e unica, non mi interessa salvare...
ora voglio essere amata.

il mio valore aggiunto e' la mia anima, e non si baratta con nulla.

la mia anima ha un peso, e la mia assenza crea un vuoto, che non si colma con un'auto nuova, una villa o una vacanza di lusso... tantomeno nel dirsi che quel vuoto non c'e', perche' c'e' e rimane... come la fede che se ne va.
 la mia presenza da luce, pace, forza.

io ho questo da offrire sul piatto. ed e' un piatto che costa coerenza...o rimane indigesto come la caponata. la mangia solo chi sa di poterla digerire e gustare davvero.

io, sono come una caponata
mi piace.

mi piace essere una caponata , gustosa e indigesta... a meno che non si sia abituati a mangiarla sempre, come i veri amanti del cibo, che sanno di cosa si parla.


ebbene si.... scatta la mia irriverenza,
chiuso un passato troppo sempre uguale, ho deciso che quello ieri... non mi interessa proprio piu', nemmeno pensarlo.


e' questione di livelli.

o con me, o senza di me.

facilissimo.

caponata o insalata scondita?
sere 

positivita'... e tutto cambia.


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lotta, soffri, prega, illuditi, disilluditi, piangi, ridi, corri, fermati, ascoltati,   ascoltarti, arrabbiati e trova pace... ma fallo sempre pensando in positivo.

sempre 

domenica 28 agosto 2011

non fa male...non fa male...


come mio solito rifletto a posteriori sulle cose che mi succedono...

quando ero ragazzina, mi ero fissata nel guardare i film di "rocky balboa", li guardavo e riguardavo con i miei cuginetti, piu' piccoli di me...

non per lo sport, ma per la dedizione di quell'uomo, fisicamente tanto simile a  mio padre, culturalmente tanto simile alla generazione dei nostri genitori.
come mio padre, faceva le flessioni, si tirava su con un solo braccio ad un palo, boxava...
come mio padre, amava una donna e continuava a lottare per lei.... per un principio, fino ad arrivare con lei ,dal nulla alle stelle.
questo e' quello che mi avevano insegnato dell'onore di un uomo.



a febbraio, per motivi miei, tristi e personali, dopo tanti anni in cui avrei voluto farlo, scegliere di approcciarmi alla boxe e'  diventato una necessita'.
sono entrata in una palestra dove per difesa personale, ho convissuto, seppur per poco tempo, con il testosterone puro.
uomini, ragazzi, ragazzini e poche donne, molti di loro dagli occhi duri, di ghiaccio... occhi inquieti... che accennano sorrisi, solo per nascondere il vero perche' di quella scelta... in quella palestra girano pochi fighetti, quelli che lo fanno per dire "faccio boxe".

ed  ero li...io, la quinta essenza della figheta, con la mia borsetta di marca e i tacchi alti, mi sentivo una stupida. mi sentivo fuori luogo...
ma non ho mollato.
solo dopo poco, mi sono resa conto che in realta' ero come loro...
.. tradita da una parte della mia vita, da una parte di societa'... dall'amore.
a me, come a molti di loro, era stata rubata una fetta di vita.

io ero li, solo per dimenticare... ero li per non soffrire piu',  per difendermi dal mio stesso dolore... per non subire l'angoscia di una paura troppo grande per lasciarla nell'anima... quella di un uomo che mentre lo amavo e mi aveva fatto del male troppe volte, senza sapere  nemmeno lui stesso  il perche'...

sono entrata li dentro, convinta di imparare a colpire chiunque mi volesse fare ancora del male.
stavo a occhi bassi, freddi, duri...lacrime bloccate, capelli legati, sudore che accecava  gli occhi... cuore fermo, morto... chiuso nella gabbia della rabbia del dolore... della non  ammissione, della mancanza di coraggio... solo nell'ammettere l'ingiustizia della mia stessa paura... rabbia provocata dalla mia stessa dedizione, dal mio stesso perdono.

abitudine, per chi la provoca... abitudine per chi ci si abitua... tarlo... dell'anima e del cuore, che non permette altro che il dolore personale e gli incubi notturni e diurni di tanta delusione... quella di non riuscire a reagire, quella di sperare che le persone cambino, sapendo pero' in fondo all'anima,  che non cambiano mai.

sono passati mesi da quel giorno in cui, mettendomi i miei guantoni rossi, ho capito cosa avevo dentro...

era rabbia.
la stessa rabbia che sento oggi pulsare. ma oggi e' rabbia sana.

la rabbia di  troppe amicizie che mi avevano tradita, di amori che mi avevano deluso per la loro superficialita' e il loro egoismo, colleghi che avevano denigrato me, per elevarsi, deludendo la mia fiducia e il mio rispetto...rabbia per una vita di solitudine, fatta di viaggi ovunque, senza poter mai condividere le emozioni con qualcuno.... rabbia per essere derisa della mia ingenuita', per non essere stata creduta, solo per il mio aspetto visibile...
era rabbia per non aver avuto la liberta' di rimanere fragile... rabbia per non riuscire piu' a credere a nessuno mi dicesse parole bellissime solo per un rendiconto personale... rabbia per essere giudicata del nulla... per non aver fatto del male... mai.

parlando con mia mamma, le dissi che il mio cuore era del tutto privo di emozione... che mi stavo perdendo, stavo svanendo... la mia autostima era a zero, e soffrivo, sentivo un forte dolore in mezzo alla schiena... quello della disillusione... quella sensazione che in troppi occhi vedo trasparire.
quella che crea gli eserciti di morti che camminano... stereotipati e arrivisti per condizione mentale.


dare cazzotti a un sacco, o all'aria,  in modo forsennato, come una pazza, come un'ossessionata, perderci quasi i sensi, farlo di nascosto, stremata, senza quasi l'aria nei polmoni... sfogarsi contro un punto fisso, che racchiudeva occhi malvagi, parole urlate per uccidere, violenza, silenzi, disprezzo e invidia... puntare e colpire, fino a non sentirsi piu' le braccia... fino a sedersi a terra, sperando che quelle lacrime silenzione un giorno sarebbero riuscite a sgorgare e a lavare via tutto...

ho tenuto dentro troppo... come tutte le donne che tengono dentro troppo, per la paura di non essere capite.
per la paura di essere ulteriormente giudicate, anche fuori dal loro stesso dolore. giudicate  da quelli che si definiscono amici, da queli che ti assicurano supporto , svanendo come conigli nel bosco, di quelli che ti guardano e giudicano te, pazza... perche' accetti... senza sapere in realta' cosa accetti e perche' lo fai.
non dico che tutte le persone che subiscono, lo facciano per nobili motivazioni, ma molte si... io si.

oggi ne parlo, sapendo di essere arrivata ad ammettere la mia ingenuita'...  quella che mi illudeva  di poter  sperare di salvare chi lo chiede... la realta' e' che chiunque lo faccia  senza reale interesse, lo fa solo per il lusso e il gusto di sentirsi importante per qualcuno, buono, generoso, buono e affettuoso.
non amando... ma amandosi in un modo contorto e dannato.



oggi, mi difendo da me stessa... dalla mia ingenuita' e il mio cuore troppo grande... prima vivevo senza la pelle... con il dolore e le sensazioni vive, oggi, la mia pelle e' forte e non mi permette nemmeno di soffrire il tradimento di un'amica che si dichiarava tale, o per la la fine di una storia sbagliata...
non so chi leggera' queste parole,  se  mai le leggera' qualcuno... ma mi auguro di aver dato modo di riflettere, chi subisce o chi soggioga...
e vi dico questo:  e' un gioco che non dura per sempre.

finira'.

tu che subisci, un giorno avrai la forza di reagire al male, cosi' come chi fa del male, dovra' subire l' indifferenza di coloro che ha leso.

finira'.


e' il gioco della violenza psicologica... colui che tenta di distruggere, e' in realta' il piu' debole... poiche' dalla distruzione dell'altro, trae il suo godimento e la sua soddisfazione.
piu' alto e' il livello di perfezione della vittima, piu' soddisfacente e' la situazione di distruzione.

due sono i metodi per allontanare queste persone:
1. non essere piu' perfetti ai loro occhi. ma costa la perdita temporanea della propria pesonalita'
2. l'indifferenza alle loro azioni, fino all'ammissione delle loro stesse colpe.


la violenza psicologica non lascia segni visibili, ma e' la base su cui si poggia la violenza fisica... la piu' grande mancanza di rispetto dell'essere umano.

per assurdo, per chi ha subito, tropèpo e in silenzio,  boxare aiuta...  la rabbia va via, e rimane la consapevolezza. cosi', si respira meglio, fino a sentire di nuovo il battito minuscolo del  cuore.
solo a quel punto si  rinizia a piangere... a sentire lacrime vere... non quelle indotte dal sistema.

piangi, senza parole e senza parole,  chi ti capisce, semplicemente ti guarda, senza scappare.

il battito del cuore....all'inizio fa male  sentirlo cosi' lieve, ma come diceva rocky...NON FA MALE... DOPO UN PO', NON FA PIU' MALE... e torna a battere..

tanto da permettere di  dimenticare chi ha tradito l'amore , l'amicizia o il rispetto... da non sentire piu' nemmeno un piccolo dolore, se non quello di non essere stata nemmeno un po' utile.

ma questa e' un 'altra storia.

intanto io mi rmetto i guantoni... e combatto per la mia vita ringraziando chi ha avuto il coraggio di rimanere a guardarmi negli occhi mentre le mie lacrime cadevano, senza girare lo sguardo.

grazie per aver dimostrato tanto coraggio.

serena





domenica 31 luglio 2011

lettera al figlio... se.

domenica 31 luglio 2011, 14.21.50 | serenafumarVai all'articolo completo

Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

Rudyard Kipling 

sabato 16 luglio 2011

soldatini stanchi e spaventati



amare.. ormai e' Un impresa...

Il mondo e' tutto traumatizzato dal passato...

Scoraggiato dal presente e terrorizzato dal futuro.

C'e ' paura di sorridere veramente per il terrore di essere costretti da gli eventi a non farlo piu'... si arriva a preferire di non sorridere piuttosto che rischiare di essere felici e sbagliare ...

C' e' cinismo. tanto. troppo.


 Dietro al quale... ci si maschera, sedando l ' istinto del cuore...
Solo per sfiducia o autoconservazione. Ma quel che vedo conservare in realtà e' solo un vuoto... un buco nero...Intorno al quale costruire un personaggio.
Ci si trucca , ci si veste, ci si pettina, ci si  compra una bella moto, una bella auto...si esce nel mondo a far finta di essere eroi.

Una generazione di fenomeni! una generazione di essenziali...Che si racconta utile: al lavoro, con gli amici, in famiglia, nell'amore...che si riempe ogni secondo della giornata!

Che giudica da lontano, che non guarda negli occhi.
Gente che si preoccupa di ciò che ha, non più di cosa e'!  Che si racconta migliore, pronta e sicura di se'... che desidera i desideri degli altri e li fa suoi... come se fosse facile, come se se lo meritassero.

tante parole, tante finte illazioni, tanta tanta superficialita'.

gente che sacrifica l'amore e il tempo della sua vita a raccontarsi di essere a posto così!  a far fointa di sentirsi invidiati, odiati o derisi... quando in realta' c'e' un mondo di persone con motivi validi, che invidiano solo il fatto che si possa camminare, mangiare o sorridere.

 Una generazione di soldatini di piombo... Combattiamo tutti per finta. Si ci metto anche me, ormai...
Anche se fingo... Ma mi ci nascondo! Anche io mi Son fatta la mia bella corazza di stagno omologata al resto... e sto immobile ad aspettare, ormai.
Con un cuore che batte piano, ormai.  silenzioso.. per non farmi notare.
Per sfiducia... Non per indole! Io se potessi... Illuminerei il mondo con il mio cuore. Ma il problema e' che nessuno ormai vede quella luce! Hanno anche gli occhiali di stagno.
E nell' averli ti stritolano e congelano il cuore. guardano storto... dicono che tu sei una che sbaglia nel credere ancora a qualcosa... che per questo rimarrai sola.
lo spero.

perche' se stare insieme, significa dover subire, prendersi in giro, concedere tutta la fiducia e sentirsi usati, preferisco la vostra corazza fatta di stagno.

un giorno, quando sara' il momento giusto, col calore del mio cuore lo fondero' questo stagno freddo, e ne rimarra' una sola gocciolina nascosta dentro di me... come tutti i ricordi belli e brutti della mia vita.

per ora ringrazio il cinismo di chi si e' divertito, consapevole della mia dolcezza e fragilita' in quei momenti, con grazia o violenza, con belle parole, o cattive a disilludermi e a togliermi le mie ultime forze che avevo in questo campo.

ora sono come hitch... e pensare che erano 13 anni che combattevo per rimanere piccola come una bambina e per stupirmi ancora delle belle parole...

ora le parole le lascio a chi ha solo quelle.
e non ditemi che le cose cambieranno... e non ditemi che non e' così. Ne ho le prove.

grazie a chi si e' strappato via un pezzettino del mio cuore. spero che almeno sia servito alla mera soddisfazione di avercela fatta...

con tutto il freddo possibile, da una che quando dice qualcosa e' perche' ci crede, e forse per questo delle cose che desidera per se' e per gli altri, non parla mai...


serena

sabato 9 luglio 2011

considerazioni sull'amore



cosa e' l'amore?
me lo chiedo da sempre... quell'irresistibile senso di felicita', quella motivazione che ti porta a pensare positivo, a vedere i colori piu' vivi, piu' accesi.
l'amore ... quella fede tanto tradita oggi.
quella parola.. unita ad altre, che sono inutili bugie, dette solo per tenerti legata auna speranza.
quella  dorga di cui tutti vorrebbero essere dipendenti, ma che nessuno puo' realmente acquistare. perche' per provarla devi avere ancora il cuore puro...
l'amore, inteso come dolcezza, come cosa da ricordare, come una cosa che cambia la vita.
chi sono poi io per pararne cosi' bene???

cosa mi ha dato,se non dolore, solitudine, frustrazione... perdita???
cos'e' che mi attrae cosi' tanto allora?
cosa mi porta irrimediabilmente a perdermi, per soffrire senza speranze...irrimediabilmente... sempre?

ormai nessuno lo vive piu' , l'amore...
questa e' la realta'... ci si sposa per convenzione, si fanno figli per necessita', ci si unisce per solitudine... o peggio ancora per riempirsi la giornata.

guardo indietro, e nella mia vita, vedo due tipi d'amore... quello per la vita, per ogni fiore che si sveglia e ogni coccinella che mi si posa su una mano in un giorno d'estate... quell'amore puro che espande il cuore e la mente... che ti fa parte del tutto...
e vedo l'altro amore. quello per le persone della mia vita.

a guardar bene... l'amore, inteso come amore per un uomo o una donna dovvrebbe essere parte marginale della nostra vita... ma per me non e' cosi'.

sono l'ultima stupida romantica, diversa  da quel che sembra, una mosca bianca in un mondo di mosconi neri... presi nella propria vita e dal proprio passato.

mi vien detto.. che amo con fretta... tutto e subito... ma non e' questa la realta'... amo senza pelle, amo e basta... amo per il gusto di vedere sorridere e far sentire amore a chi forse non l'ha mai provato su di se'... ma l'ha donato, senza riceverne mai...

sono la porta della felicita' e per questo sono odiata e rinnegata...

io sono il mio cuore straziato...tanto dolore passato, tanti sorrisi a nascondere tatto male subito e tanta negazione, tanta rabbia nascosta, tanta paura sedata, tanta fatica buttata, tanta coerenza inutile , mai rispettata...tante lacrime che continuano e continueranno a salare i  miei occhi e le mie mano stanche.

mi chiedo... ora come tutti... quale e' il motivo di tanta devozione?

soffro del passato, mio , altrui, da troppo, troppo tempo. sono stanca di sostenere pesi altrui e sperare in una briciola di attenzioni, quel nulla che per indole mi fa felice...

e' amore questo dolore in mzzo alla mia schiena? questo peso a respirare? questa sensazione di pura solitudine anche in mezzo a un milione di persone? e' amore essere rinnegata?


quante persone ci e' dato di amare in una vita? quante che dal passato remoto bussano con ruoli diversi a richiedere l'amore perso nei secoli?

ogni giorno che passa mi sento piu' fragile... delusa, smarrita... ogni giorno che passa mi chiedo se forse non valga la pena dimenticare il cuore...vivere di sole superficialita' quali guadagni e sport o cene e vestiti?

qual e' il prezzo per un attimo di gioia?

poi' mi accorgo, dopo aver pianto troppo e troppo a a lungo, che ancora riesco a respirare... che nonostante tutto sia troppo ingiusto, riesco a respirare... e guardo davanti a me, asciugo le mie lacrime ormai scontate e forse derisa, e vedo un piccolo fiore... pronto a sbocciare... una stella, che non brilla per me , ma per chi la merita piu' di me....
e sorrido.

e mi riempo d'amore. e mene frego, del passato, del dolore, della rabbia che ha il mondo, della morte di un cuore ferito e mi dico che ho fortuna... perche' saro' rimasta sola... ma so ancora amare e non ne ho paura.

e aspetto. perche' l'altra meta' del mio cuore, presto mi verra' a stringere per sempre... fosse in quesa... o nella prossima vita che Verra'....

martedì 21 giugno 2011

citazione- hitch



Mai cedere, rubare, ingannare o bere... 
ma se devi cedere fallo fra le braccia della persona che ami;
 se devi rubare ruba il tempo che vuoi per te;
 se devi ingannare, inganna la morte... 
e se devi bere inebriati dei momenti che ti tolgono il respiro.  


hitch

domenica 19 giugno 2011

e' tutto scritto...





chiedersi il perche' di ogni cosa, risulta quasi sempre essere una perdita di tempo.
soffriamo, ci battiamo, piangiamo lacrime amare, nella speranza che i  nostri perche' abbiano una risposta che non avranno mai.
buttiamo via tanto tempo, energie, spesso anche la nostra vita o la nostra dignita', dietro a incoerenze di terzi, urlandoci nell ' anima sempre la stessa cosa: perche'?
ci sentiamo vuoti e incompresi, fincgiamo sorrisi, ma continuiamo a tormentarci chiedendocelo... buttando momenti personali che non torneranno piu'.

ho passato tante fasi nella mia vita, per arrivare ad essere quello che sono ora, e solo da poco tempo ho imparato a smettere di domandarmelo.
le cose che non devono essere non saranno, come invece, quelle che devono realizarsi... si realizzeranno... solo con la nostra volonta' e la nostra forza nel credere al nostro sogno...e lo faranno con semplicita', con luce e senza freno.

tutti questi perche'... non ci hanno stancato? non capiamo che sono inutili?
che senso ha chiedersi il perche' di un temporale che distrugge tutto intorno a se'...

il perche' esiste, ma e' di gran lunga piu' grande di noi e della nostra comprensione, va oltre ogni nostra fede.

ho capito che sotto quella pioggia, basta aspettare, farsi bagnare senza paura e continuando a credere nei propri sogni o proteggersi quando possibile...

poi... con la calma... basta aspettare che torni il sereno, che per legge naturale torna sempre, e con il sole fare asciugare le nostre lacrime nascoste sotto la pioggia.

perche', si ,  tutto e' scritto...

proprio tutto...

anche la nostra felicita', e vale la pena essere vissuta... perche' vale una vita intera.

serena

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domenica 12 giugno 2011

devozione




la nostra vita si basa su semplici cose che fingiamo di dimenticare.
ci svegliamo, respiriamo, mangiamo, lavoriamo, facciamo attivita' e riposiamo...

siamo semplici, siamo unici ma semplici meccanismi.

ogni persona, si differenzia dall' altra per lo stato in cui si sente:
per il bisogno che ha di sentirsi per gli altri, che e' inversamente proporzionale da quello che si sente per se stessa.

ci sono persone che hanno tutto, ma si sentono niente, solo perche' per loro, quel tutto non li rende abbastanza agli occhi degli altri.

a voi, che siete cosi', dico questo: il tempo passera' e le persone accanto a voi cambieranno.. solo voi rimarrete sempre.
quindi vivete con tutto l'ardore del vostro cuore, se non riuscite ad essere felici, chiedetevi perche', non distruggete i castelli che gli altri con amore hanno  fatto o  fanno per voi.

molte persone combattono per cose inutili, per il gusto di combattere per qualcosa... per il potere di raggiungere la cima, barattando un amore o una famiglia.

quante persone ricercano nella ricchezza e il potere la loro soddisfazione.
le stesse persone che si mettono accanto zerbini che servono loro per sentirsi ancora piu' forti.

gli zerbini pero' non amano. si fanno usare, per usare di conseguenza... per avere in cambio qualcosa.

milano eì' piena di queste immagini. tristi immagini da copertina o non, stereotipate, di lipgloss o gel scintillante su occhi avidi e senza domani.

a tutti... zerbini e potenti... manca una cosa. la devozione.

nessun devoto a cio' in cui crede, sara' mai zerbino o si fara' prendere in giro da un suo stesso potere fasullo basato su zerbini fasulli

il devoto ha dignita'... ama cio' che e', e ama cio' che fa.
ama cio' che crea con la fatica e con le lacrime e  quando raggiunge il risultato spera di godersene fino all'ultima goccia... respira quello che fa... non si alza semplicemente al mattino... si coinvolge e trasuda cio' che e'... non rinnega se stesso e cio' che ama........

non rinnega mai la sua vita.

ha la forza di lottare per cio' in cui crede, e' forte e non teme le idee degli altri.

si fa giudicare, ma riga dritto... ha fede nel suo obiettivo.anche se strampalato, e molla, solo quando sa di doverlo fare e per sua scelta. non molla perche ha di meglio da fare, ma perche' sa che oltre, la sua devozione, non puo' andare.


ho vissuto cosi', quasi tutta la mia vita, e ne vado fiera.
non mi hanno capita in tanti, mi hanno giudicata in tanti, ma io avevo la mia fede e la mia devozione, per ogni mia scelta.
ho lottato per cose in cui nessuno credeva, intorno a me, e anche quando non ce la facevo piu', ho dovutostringere i denti e combattere ancora, contro la mia stessa paura.

ho lottato, e quasi sempre ho vinto... alcune volte ho perso, ma sempre sapendo che stavo gettando la spugna...

e quando l'ho fatto e' stato alla fine del tragitto, quando sapevo che dovevo farlo per difendermi ...


qualcuno mi disse che avevo bisogno di persone problematiche per stare bene... anche questo.

io rispondo, che le persone problematiche io non le ho abbandonate.

le ho amate e rispettate, cercando di dare amore in cambio anche di dolore, ma ne vado fiera... non ho sbagliato. ho solo amato, sperando di fare del bene, che a volte non e' stato capito, altre e' stato rinnegato...


ora so di essere stata un periodo per chi ho avuto vicino, e come tale ho segnato un percorso... spero di essere stata utile, di aver dato una direzione, spero che le lacrime che ho versato siano di fenice...

io rinasco dalle mie ceneri... e ora guardo alla vita... quella con un amore che mi protegga, se necessario anche da sestesso...
ora la vedo la strada...
e mi difendo.

per amore della mia stessa felicita' e liberta'... con la devozione e la fede piu' grande che mai, in questo dono che chiamo Amore.

giovedì 9 giugno 2011

Eclissi




La luna crea e toglie emozioni...
Regala spesso delusioni o amori eterni!
 Non si può non essere romantici, sotto di lei... 
Stasera la luna e' stata oscurata, ma per tornare a brillare in poche ore.. 
L eclissi segna un cambiamento, qualcosa di persistente. 
Magicamente quella palla tonda,scompare dietro l ombra della terra che toglie quella luce tanto necessaria a chi la guarda.. Per orientarsi, per vedere oltre. Per capire... 
La vita, l'amore... La nostra volontà o i desideri, da non far svanire... 
Quali cambiamenti ci saranno da domani mattina? Io che detesto la staticità, che amo le emozioni vissute profondamente e vivacemente... 
Quali cambiamenti porterà il domani per me? Mi rimane solo di andare a dormire per scoprirlo. So che saranno solo sorrisi... 
E se non dovesse essere così, sara' solo per aspettarne alcuni più veri! 
Vivo... E mi basta a sentirmici viva dentro... Buona Notte alla luna e a chiunque l' abbia ascoltata stasera, insieme alle cicale, al rumore del mare o al gracidare delle rane...
 S. 

giovedì 2 giugno 2011

resa dei conti




chi sa cosa  successe a pinocchio quando menti' alla fata turchina???

e quando lei spari???



soffrì ... perchè quando l'amore diventa solitudine, l'anima si spegne.

lunedì 31 gennaio 2011

nella terra di mezzo:metafora descrittiva di un momento di vita.





c'e' un momento nella vita in cui ti ci trovi... io mi ci sono trovata. ci sono in mezzo proprio adesso.

sono consapevole di essere nella terra di mezzo: quella dimensione in cui decido di stare, perche' e' il mio mondo, la mia idea di mondo, pulito e a posto. quello per il quale ho lottato e che so di meritare. e' il momento in cui mi riposo dopo tanta fatica.

come quando in montagna raggiungi una distesa piana e ci cammini senza ansimare, la terra di mezzo e' quello stato che ti prepara a quel che verra', fosse una salita per raggiungere la cima del monte o una morbida discesa per tornare a casa o in un rifugio familiare.

ci sono arrivata a fatica, nella mia piana a bordo lago... perche' e' un premio la terra di mezzo.

e' un momento di pace in cui ti riposi, aspetti, guadri e osservi, annusi... un momento in cui ti rigeneri e la tua mente e il tuo cuore elaborano. un momento in cui non c'e' tempo per quelle negativita' gia' vissute... quelle sono rimaste indietro... sono svanite, sono l' esperienza...

e' il momento in cui ieri e' dietro di te e domani e' troppo lontano.

la terra di mezzo e' l' ADESSO.

(quello che fino ad ora non ero mai riuscita a vivere per mille motivi legati alle mie responsabilita')


per questo va salvaguardata e vissuta al massimo, goduta e amata...perche' e' la base di un domani , fatto di giorni bellissimi, uniti gli uni agli altri.
 mi sento circondata dalla positivita' che da tempo non riuscivo a sentire, so che gni cosa andra' cosi' come deve e che chi mi ama, sapra' farlo nel modo in cui si ama, senza scuse ne giustificazioni... senza tornare indietro... perche' li non mi troverebbe piu'.


resto in silenzio a guardare in questa immaginaria  landa sperduta dove solo la pace interiore regna, quel posto che visto da fuori puo' sembrare quasi inquietante, ma che ho cercato da sempre e finalmente ho trovato.


perche' lo scrivo qui? per ricordarmelo. per permettere certe critiche divertenti, perche' do fastidio e sono per questo un'irriverente...  perche' i diari cartacei, presto o tardi si smarriscono, o vengono letti da occhi indiscreti... ma piu' che altro perche' non ho paura di essere me, nemmeno su un blog, che per me e' scritto. tutto qui.

lo scrivo anche per ricordare anche a chi leggera' ,se mai leggera' qualcuno, che si corre sempre , si scappa sempre, ma da chi e da cosa, ma soprattutto... verso che cosa? quanto ci si mente per questo? quanto si mente???

ho corso tanto io... sono scappata a lungo... ho ambito, sono arrivata, ho vinto... quasi mai perso... ma ogni tanto si... le poche volte in cui ho mentito a me stessa.

guardando indietro, ho capito che la terra di mezzo e' il  mio cuore.
che per quanto si possa fuggire o correre per realizzare se stessi, non si e' niente se il cuore non batte.

 molti scambiano l'ingordigia con la passione... e' l'errore piu' frequente nel mondo di oggi. c'e' desiderio e desiderio... il primo brucia e rende aridi, il secondo riempe e rende folli e incapaci di trattenere la propria gioia.

per poco che possa dire di questo ne ho prova: cio' che e' fatto con il cuore, riesce sempre...

senza battito si HA, non si E'...

ed essere, e' quello che mi fa stare bene oggi....

essere nella terra di mezzo e guardare il mio lago che riflette un cielo pulito... anche qui in mezzo allo smog.

scelgo di essere me, che avere qualcosa che non mi serve, perdendo di visa i battiti del mio cuore.


Serena