mercoledì 26 ottobre 2011

amore ... profondità e attenzione





il tempo passa e le parole fluiscono veloci

non scrivo molto, ora non  freno i miei pensieri, finalmente liberi.

scrivere fissa i miei punti e da un nuovo inizio. punto e a capo...

tante vite in una...fatte apposta per arrivare ad ogni giorno, quello legato al presente.

ho capito che con il tempo si smette di chiedersi il perche' delle cose, che si da atto all'esistenza della differenza...

quello che mi dava inquietudine, e' diventato un dolore  lontano... ogni cosa che non capivo, che mi faceva male,  di cui mi chiedevo la motivazione , spesso finiva a diventare un dolore di cui mi davo colpa o pena.

volevo amare e non essere un peso, volevo aiutare e far felici gli altri, volevo salvare chi non potevo... guardavo lontano e non vedevo la cosa piu' semplice... la mia limitatezza.

era fino a poco tempo fa...ora la mia mente ha una conformazione diversa.

respiro e dico... che chi non apprezza , non ha modo di farlo... chi non gioisce, e' infelice dentro... chi e' solo e' per scelta e chi si vende , e' perche' non  ha altro modo di ottenere.

mi dico che chi si e' perso e' solo perche' non voleva sentirsi in salvo.

ormai guardo, come sempre non giudico, ma soffro meno per quelle persone che ho tanto amato, tentando di trovare sempre il modo migliore per farlo... in punta di piedi, o con un vortice di emozioni... a seconda di cio' che chiedevano... sbagliando nell'adeguarmi.

ora so che  per  amare profondamente c'e' solo un modo... ed e' il proprio... non quello indotto dall'esterno.

l'amore e' personale e non a richiesta...e parte da se stessi.

la dignita' e il rispetto del proprio sentimento e' la base su cui poggia ogni rapporto...

spesso, in passato,  quando questo rispetto e' venuto meno... me la son fatta andar bene per  paura della solitudine... ma ora so, che la solitudine e' la vera amica del cuore.

con lei non puoi mentire.


lei e' te.

e posso essere sincera... come sono ora, come  mai prima nella mia vita.
amo sapendo quanto e perche'...



grazie a chi c'e'... a chi rimarra' e a chi andra'.

e' la vita e non ha un perche',  e' bella cosi' come arriva.


serena

mercoledì 19 ottobre 2011

analisi... e piccole soddisfazioni di una "caponata".




e' fantastico!

guardo indietro e vedo il passato, remoto... lontano.
quasi dimenticato, se non per un brivido gelido di ricordi che ho voluto annientare e chiudere in una scatola di ricordi.

nella lettera al figlio di kipling, leggo di me...  tanto, quasi  in tutto... tranne per la parola "figlio" che cambierei in "figlia", visto che finalmente mi sento di dire che sono diventata una donna... dentro oltre che fuori.

dentro, infinitamente donna...e solo per me.

ieri passeggiando, ragionavo su quanti errori si facciano nella vita per raggiungere quello che veramente siamo. semplicemente noi stessi.

ho guardato in faccia il passato a lungo... il dolore che mi hanno provocato, la consapevolezza che niente sarebbe cambiato.

le persone non cambiano... e io ho perso molto tempo a " salvare" coloro che me lo hanno chiesto, solo perche' speravano di raggiungere la mia serenita', che hanno spesso maciullato, con gesti, parole e atteggiamenti paradossali e incoerenti... invidia, cattiveria e poco amore in certi casi, terrore e paura di perdermi in altri.

io dovevo salvarli dalla loro inquietudine, ma loro non hanno mai salvato me da loro stessi.

oggi, forte piu' di prima, lontana da quel trambusto inutile, fatto di niente e spesso di nessuno accanto a me, ho scoperto che non mi accontento piu'.

ora non mi accontento di sentirmi utile, importante e unica, non mi interessa salvare...
ora voglio essere amata.

il mio valore aggiunto e' la mia anima, e non si baratta con nulla.

la mia anima ha un peso, e la mia assenza crea un vuoto, che non si colma con un'auto nuova, una villa o una vacanza di lusso... tantomeno nel dirsi che quel vuoto non c'e', perche' c'e' e rimane... come la fede che se ne va.
 la mia presenza da luce, pace, forza.

io ho questo da offrire sul piatto. ed e' un piatto che costa coerenza...o rimane indigesto come la caponata. la mangia solo chi sa di poterla digerire e gustare davvero.

io, sono come una caponata
mi piace.

mi piace essere una caponata , gustosa e indigesta... a meno che non si sia abituati a mangiarla sempre, come i veri amanti del cibo, che sanno di cosa si parla.


ebbene si.... scatta la mia irriverenza,
chiuso un passato troppo sempre uguale, ho deciso che quello ieri... non mi interessa proprio piu', nemmeno pensarlo.


e' questione di livelli.

o con me, o senza di me.

facilissimo.

caponata o insalata scondita?
sere 

positivita'... e tutto cambia.


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sempre